Franco Nuti, Una barca carica di...

Franco Nuti, Una barca carica di…

A cura di Barbara Tosi, Studio Arte Fuori Centro, Roma.
11/11/2008 – 28/11/2008

Il carico di Franco Nuti

In questa esposizione, Franco Nuti realizza un’azione dal forte valore simbolico.
La sua natura schiva e riservata si esprime nel gesto dell’accartocciare, ma anche nella “performance” che rimane preclusa al pubblico, che non assiste direttamente all’azione.
I disegni, eseguiti su fogli di carta velina, vengono subito accartocciati, risultando inaccessibili a chi osserva, nonostante il supporto lasci intravedere dei segni.

Nuti invita lo spettatore a ragionare, suggerendo che l’arte nasce principalmente dal pensiero.
Il canotto al centro dello spazio espositivo, con il suo carico di disegni accartocciati, ci pone degli interrogativi.  Tuttavia, le risposte non vengono dall’opera in mostra…

Una barca carica di… per Franco Nuti non è solo il titolo della sua mostra, ma definisce un’azione, o meglio è la messa in visione di una parte di quel complicato percorso che è fare arte.
Centinaia di disegni si accumulano, accartocciati, in una vera barca, che non solcherà vere distese di acque, ma metaforiche distese di sguardi.
Ancora una volta il lavoro di Franco Nuti viene “esposto” al pubblico nella maniera schiva ed interdetta, che è propria alla poetica dell’artista. 

Questa volta il “filtro” tra sguardo e opera non è costituito da una parete di plexiglas, ma da un più definitivo impedimento, ovvero l’accartocciamento del foglio sottile e delicato, il quale, anche recuperando e tendendo il foglio, la sua superficie resterà alterata dal suo aspetto originale.
Si può affermare con certezza che la cifra stilistica e caratterizzante del lavoro di Nuti risiede in gran parte in questa natura “segreta” e restia all’esposizione dell’opera. 
 
Una più ampia disamina di questo aspetto rimanda ad un discorso che, per forza di cose, analizzi la poetica del lavoro nella sua interezza, altrimenti si correrebbe il rischio di decifrarlo come un aspetto di pudore del proprio sentire ed esprimere, da parte dell’artista e certamente sarebbe parziale e riduttivo, sebbene presente.
E’ una barca carica di… opere, ma tutte da scoprire!