Rimandi, personale di Franco Nuti
Un insieme figurato e letterario di “rimandi” tra segno scritto e visivo, investiga l’emozione del ricordo tra ombre di storia alla ricerca dell’essenza della memoria: Franco Nuti si addentra con la sua indagine pittorica attraverso i “cunicoli” di accesso all’Officina dei Papiri, nelle profondità, che custodiscono la conoscenza, fino alla sala che conserva ed espone i simulacri del sapere antico, che la stessa lava portatrice di distruzione ha sorprendentemente protetto dall’usura del tempo.
L’impatto con gli antichi rotoli di Ercolano carbonizzati, nella loro scura fragilità, rende più evidenti le trasparenze di colore di Franco Nuti, che accartocciate in cilindri trasparenti sembrano voler racchiudere e difendere la reminiscenza, come Marco Amore scrive, sembrano: “uno scrigno trasparente che sottrae i disegni al mondo esterno, alla curiosità di un probabile spettatore, a cui appare chiaro che essi esistono, senza che lui o lei possano tuttavia saggiarne il contenuto”.
Le opere, cinque installazioni multi-materiale evocano analogie, assonanze con gli antichi reperti archeologici ritrovati ad Ercolano e creano un originale progetto espositivo. Nell’opera di Nuti si percepisce l’intenzione di custodire il valore della memoria, proteggerla dall’aggressione, difenderla dalla irrimediabile contaminazione.
La mostra, visitabile fino al 22 giugno 2015 sarà arricchita da un ideale completamento del progetto con l’esposizione di altre opere dell’artista, presso Anywhere Art Company, in via Mezzocannone 31, a Napoli, curata Armando Minopoli.
Franco Nuti è nato a Roma nel 1949. Dal 1997 ha iniziato ad occuparsi di un programma riabilitativo incentrato sull‘uso del colore presso l‘Azienda Sanitaria di Roma. La collaborazione con lo storico dell’arte Barbara Tosi, nel 2011, determina la nascita del Biennio di Specialistica in Arte per la Terapia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.