Franco Nuti, passaggio a sud ovest

Franco Nuti è un artista molto complesso, non che gli altri siano semplici, ma così come tutti gli esseri umani, anche coloro che svolgono un’attività creativa dispiegano questa loro attitudine sull’intero campo della propria espressività, per questo vorrei sottolineare dell’attività creativa di Nuti anche l’aspetto applicativo che lui esercita nel suo laboratorio, con gli studenti-pazienti del Centro di Salute Mentale.
Per Franco i suoi studenti sono soprattutto tali e l’aspetto-pazienti è tenuto in conto solo nella particolare cura e attenzione con cui esercita la professione di docente, che particolarmente è in grado di far emergere da ognuno di loro la capacità creativa e liberare la fantasia in virtù di essa e non della sofferenza.
Tutto questo fa di lui un docente speciale, ma anche un artista originale, in quanto senza mai perdere di vista la propria creatività, anzi coltivandola e praticandola con tenacia, riesce in quell’azione maieutica di liberazione di altre possibili creatività, ciò che dovrebbe essere la pratica normale in ogni Accademia d’Arte e diventa speciale nel contesto del laboratorio del Centro di Salute Mentale. 

La mostra presso la sede della villa Comunale di Frosinone attiene solo all’attività creativa di Nuti ed espone nella sua articolata modulazione tutta la ricchezza di una produzione creativa che si snoda dall’installazione ai disegni, dalle opere come macchine con i lunghi striscioni dipinti, ai cilindri abitati dalla pittura.

* l’articolo continua col testo di Barbara Tosi presente nel catalogo della mostra, leggilo a questo link